martedì 12 maggio 2009


La zooantropologia mira a realizzare un rapporto tra Uomo e Animale in modo corretto ad adeguato a vari scopi, anche terapeutici. In base a questi principi, da due anni nella comunità terapeutica assistita La Grazia di Caltagirone si sperimenta la pet teraphy come terapia aggiuntiva per persone con disturbi psichici; e tre asinelli (diventati adesso quattro con un nuovo nato) interagiscono con 25 pazienti affetti da disagio psichico. L'esperimento è proficuo. Si sono già registrati i primi risultati positivi, come era prevedibile, tenuto conto che i piccoli animali da compagnia possano migliorare le condizioni di salute di persone malate.L'esperienza terapeutica di Caltagirone è al centro nel convegno "Dal randagismo ... alla pet teraphy". L'incontro di studio (patrocinato, tra gli altri, della Provincia regionale di Catania) è stato organizzato dalla Federazione Nazionale Strutture Comunitarie Psicoterapeutiche (Fe.Na.S.Co.P.).

"Vogliamo dare un segnale di civiltà contro il randagismo. La Provincia coordinerà l'azione dei Comuni, Asl ed università allo scopo sterilizzare i cani, che saranno anche dotati di microchip per controllarne i movimenti. I risultati saranno efficaci soltanto se convinceremo la gente a non maltrattare e abbandonare i cani. Faremo degli incontri nelle scuole per convincere i più giovani a non abbandonare gli animali", Così ha affermato il presidente Castiglione facendo riferimento al progetto contro il randagismo appena avviato dalla Provincia e da altri enti. A quest'ultima iniziativa ha fatto anche accennato l'assessore Bulla che ha dichiarato: "Bisogna partire da una constatazione: la città, le aree a verde, l'intero territorio urbano sono abitati da varie specie di animali che svolgono in questi luoghi il loro ciclo vitale. Noi ci sentiamo minacciati dalla presenza dei cani randagi perché crediamo che essi minaccino l'asetticità del nostro ambiente. In realtà dobbiamo accettare la convivenza naturale tra uomini e animali. L'addomesticamento del cane risale a tempi remotissimi. Il randagismo è una smagliatura di questo rapporto".
COMMENTO PERSONALE: Che ottima iniziativa!Sono d'accordissimo!é inutile che ci lamentiamo dei cani randagi proviamo a pensare cosa possiamo fare noi per loro..utilizzarli per scopi terapeuci è una idea da spargere in ogni paese...è possibile la rieducazione dei cani vissuti in cattività, come si rieducano i Bambini killers lo si potrà fare anche per gli animali...Almeno io ci credo, e voi?

2 commenti:

  1. che articoli interessanti!!!sono d'accordo con te che si potrebbe tentare una rieducazione dei cani randagi per poi impiegarli nella pettherapy...sono animali intelligenti e molto affettuosi!Se dimostrano ostilità o diffidenza nei confronti dell'uomo è perchè l'uomo li ha maltrattati!Poco tempo fa alla tv ho visto uno spot che parlava dei cani randagi e che si chiedeva chi fosse la vera bestia tra il cane randagio e "l'uomo"che l'ha abbandonato sulla strada...quindi forse rieducando i cani randagi si potrebbe in parte rimediare agli errori commessi da tanta gente che provocano smagliature nel rapporto tra cane e uomo.

    RispondiElimina
  2. esatto helena...l'animale è come l'uomo: "nasce BUONO ma viene corrotto in seguito dalla società civile e colta(Jean Jacques Rousseau)" perciò è ciò che subisce durante la vita che lo porta all'aggressività; tanta rabbia repressa che prima o poi emerge, purtroppo nel modo più drammatico..

    RispondiElimina