domenica 24 maggio 2009

IL PUNTO SULLA TERAPIA CON IL MEZZO DEL CAVALLO: OGGI

OGGI
La TERAPIA CON IL MEZZO DEL CAVALLO (T.M.C.) si può considerare come un complesso di tecniche rieducative agenti per il superamento del danno sensoriale, cognitivo e comportamentale attraverso un'attività ludico-sportiva che ha come mezzo il cavallo.Ipotizzando in termini di "modello" l'azione cinetica e dinamica operata dal cavallo e al relativa controreazione operata dal bambino cerebropatico sui tre assi dello spazio si evidenzia la necessità di movimenti anticipatori, di orientamento e di adattamento che coinvolgono il sistema nervoso a livello neuro-motorio, neuro-pscologico e a livello delle funzioni corticali superiori.

A livello neuro-motorio con baricentro stabile rispetto al cavallo ed instabile rispetto al terreno, si realizza un'azione naturale di "stetching" e di "teeping" che agisce, se correttamente modulata, sull'allineamento posturale, sulle reazioni di equilibrio e di raddrizzamento, sulle reazioni globali tonico-fasiche e sui movimenti reciproci di flesso-estensione.
A livello neuro-psicologico è possibile, sfruttando le azioni cavallo ed il comportamento intenzionale del bambino, attivare più adeguatamente reazioni di orientamento, migliori tempi di reazione e di attenzione, potenziare l'abilità esecutiva e la discriminazione spaziale (direzione, distanza, sequenzialità, allineamento, lateralità).
A livello delle funzioni corticali superiori è possibile ipotizzare un miglioramento sui livelli di attenzione, di estroversione, di vigilanza, di timismo, di aggressività e di espressività.
(per saperne di più: http://www.cnranire.com/pagine/mainmenu.htm)

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